Loro sono Bruxelles. Noi siamo l'Europa.
I loro nomi sono Juncker, Macron e Merkel.
I nostri nomi sono Philippe, Silvia, Marc, Ariana.
Loro sono l'Europa di Bruxelles. Noi siamo l'Europa, un continente intero con la sua storia.
Loro sono per i confini aperti, i flussi di capitale e per sfruttare i popoli senza radici. Noi siamo dalla parte di questa terra.
Noi apparteniamo a questi popoli.
Noi siamo francesi, italiani, austriaci, ungheresi, danesi, cechi, britannici, tedeschi. Siamo Europei.
I nostri Paesi sono le nostre patrie. L'Europa è la nostra civiltà.
Noi siamo la gioventù d'Europa e la sua unica speranza per il futuro.
Alla Bruxelles che ha scelto una donna con il velo come "giovane europea del 2019", noi promettiamo che l'Europa non sarà mai "velata" o sconfitta.
Ai nostri governi, che ci sottopongono ad invasioni, colonizzazioni e divisioni, noi diciamo che hanno tradito i nostri popoli e la democrazia.
A coloro che, ogni volta in cui l'Europa è stata attaccata sul suo suolo, hanno sparlato di "non generalizzare" e di "coesistenza pacifica"
noi diciamo che sono complici di coloro che li hanno acciecati.
Queste provocazioni, tradimenti e bugie hanno messo la nostra identità in un pericolo imminente.
Il tempo sta finendo.
Il 26 maggio, ogni giovane europeo dovrà rispondere alla chiamata.
Nessuna nazione può salvarsi da sola.
L'Europa è il nostro destino comune.
Ovunque, siete chiamati a votare per i canditati che difendono l'identità dei popoli d'Europa.
Ovunque, Juncker, Macron e Merkel devono essere sconfitti.
Il 26 maggio Bruxelles deve cadere.
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